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SEMPLICE
Ricetta: Torrone al sesamo
La giuggiulena è un torrone siciliano di tradizione natalizia, conosciuto anche con il nome di cubbaita. L’origine del termine Cubbaita deriva dall’arabo ''quibbiat'', che significa mandorlato e lo si associa, nella parte orientale della Sicilia, ad un altro tipico torrone a base di mandorle, miele e pistacchi. Nella parte orientale dell’isola, per via della sostituzione delle mandorle con i semi di sesamo, viene chiamato ''giuggiulena'', da giolgiolan o giulgiulan che è il termine utilizzato dagli arabi per indicare proprio il sesamo. La Giuggiulena è quindi un torrone al sesamo e miele, con qualche mandorla, aromatizzato agli agrumi. Leonardo Sciascia ne declama la bontà e ne sottolinea la peculiare durezza: ''la cubbaita più buona è quella che ci vuole il martello a romperla''. Andrea Camilleri ne fa un elogio, scrive: ''fu amore al primo morso, da quando ancora bambino ne rinvenne un pezzo nel cassetto del comodino di sua nonna Elvira che aveva l’abitudine di mangiarne un pezzetto prima di addormentarsi''; ne fa un dolce da meditazione: ''a fatica riesci coi denti a staccarne un pezzetto e non lo devi aggredire subito, lo devi lasciare ad ammorbidirsi un pochino tra lingua e palato, devi quasi persuaderlo con amorevolezza a essere mangiato''.
- In
- In un tegame, meglio se di rame, sciogliere zucchero e miele a fuoco basso fino a ottenere uno sciroppo appena ambrato.
- Aggiungere la buccia di un'arancia grattugiata e infine i semi di sesamo e le mandorle tostate tagliuzzate grossolanamente.
- Amalgamare bene gli ingredienti e lasciare cuocere per ancora qualche minuto facendo attenzione a non bruciare il composto.
- Versare su un piano di marmo leggermente unto di olio, appiattire il torrone mettendo sopra un foglio di carta forno e battendo con un mattarello, arrivare allo spessore di 1-1.5 cm.
- Tagliare con un coltello a lama dritta dei rettangoli o dei rombi. Si conserva fino all'estate, in una scatola di latta, a temperatura ambiente.
Note
Assaporatelo in solitudine e con lentezza, d'altronde non a caso è stato definito un dolce da meditazione ruminante. - http://worldrecipes.expo2015.org/
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